percorrere anni a piedi quando pare il tempo sia congelato,sulle ore,passando per i giorni difficili,attraversando i mesi,sostando nelle gioie e augurandosi che possano restare per sempre con noi...capita spesso che piovano amori,segnino delusioni,ma piano assumano l'aspetto dell'aver capito solo dopo che la vita non ti offre riparo.Innumerevoli le volte a domandarsi come imparare a vivere,nella fretta di un millennio sempre più lontano dai sentimenti reali,e nella sua corsa folle a fermarci siamo noi,per riprendere fiato,e guardare tutto con occhi più sinceri.Camminare al tempo con cui le nuvole si sospingono al vento,quasi come accompagnarle all'orizzonte,e noi come viandanti salutiamo la mattina.Un nuovo giorno che sorge sorridendoci e che ci è stato regalato,un altro nuovo giorno non è mai scontato.Ma i nostri piedi da soli camminano incontro a nessuno,c'è sempre bisogno di sentire vicino qualcuno:che dia sostegno e comprensione per sentire meno pesante il bagaglio della vita,che ci parli e aiuti se a un tratto si trova una salita.Cosi,insieme,si potrà cercar la via,ognuno la sua.E poi si passa ancora da un anno all'altro senza più far caso al tempo:lui sta sempre avanti a noi,mai dietro.Pensare a come poter capire le cose,come dar loro una collocazione.Chiedersi come mai e perchè son rimaste troppe domande chiuse dentro me.Ma una risposa vera non c'è,vivere è anche sopravvivere,ad ogni esame da risolvere,con ogni risorsa possibile,senza mai dimenticarsi di com'è bello ridere.Solo aspettando che nasca dentro di sè la soluzione.Su viali deserti ho camminato,al sole del mattino mi sono svegliato,sotto la pioggia dei ricordi mi sono addentrato,e in un giorno di primavera col sereno ho detto alla vita :
"Dopo tanta strada,eccomi,sono arrivato...".
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