9 luglio 2009

Vagabondo(ispirata da:"Io Vagabondo"..Nomadi)

Chiudi i tuoi occhi sotto un tetto di stelle,con la luna d'argento che ti sfiora la pelle:per coperta un cartone,per cuscino un gradino e per non sentirti solo un bicchiere di vino.Ti addormenti così,senza pensare al domani,che veloce e vicino ti sfugge dalle mani.Come la vita che scappa dalla prigione degli anni,ti svegli un mattino e non hai più vent'anni.I raggi del sole,i primi autobus,i bambini e la gente,i passanti camminando veloce o non ti vedono o guardano altrove.Troppo difficile guardare negli occhi chi come te della strada vive ai bordi,chi come te nella vita ha perso tutto:lavoro,famiglia,casa e futuro,e che trascina la vita pesante e lenta tra soldi elemosinati e la solita minestra.La società ti ha eliminato,ma non sentirti disarmato,c'è ancora un Dio che non ti ha lasciato.È zitto ma lui attento ti osserva.E osserva cosa fai,come giri per la città e dove vai.Le signore in pelliccia ti han ignorato,e quegli impiegati distinti non ti han neppure notato.Ma questo a te importa granchè?loro non capiranno mai il perchè,non sentono la fame la sera come te.Il tuo grido è il silenzio,ma forse in fondo in fondo qualcosa c'è.A volte la vita va vissuta con molta ironia,per bella o brutta che lei sia non andrebbe mai buttata via.Ti ha insegnato che un privilegio lo hai,e non te ne sei accorto mai :
che quando da bambino dormivi nel tuo letto a castello non ti accorgevi di quanto il cielo fosse bello.

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